Lo stile Urquiza del tango argentino affonda le sue radici nel quartiere Villa Urquiza di Buenos Aires, dove la danza si è evoluta in un’espressione di eleganza e raffinatezza. Nei primi decenni del Novecento, due celebri milonghe, il Club Sunderland e il Club Sin Rumbo (fondato nel 1919 e noto come “La Catedral del Tango”), divennero centri nevralgici per i ballerini di tango salón. Fu in questi luoghi che si riunivano i grandi maestri del tango salón tradizionale, sviluppando nuove tecniche e arricchendo il ballo con invenzioni stilistiche che hanno attirato l’interesse di ballerini da tutto il mondo.

Il cosiddetto “Stile Villa Urquiza” si caratterizzava per una postura impeccabile, un abbraccio armonioso e una musicalità spontanea. L’attenzione alla connessione tra i ballerini e all’uso dello spazio rendeva ogni interpretazione unica, valorizzando la fluidità e il rispetto per la pista da ballo. Da questo stile sono nati molti ballerini celebri, che hanno contribuito a diffonderne l’eleganza e la raffinatezza a livello internazionale.

Julio Dupláa, storico gestore del Sin Rumbo, descriveva questo stile come “elegante, prezioso, cadenzioso, ben camminato”. Lo stile Urquiza non è solo una tecnica, ma un vero e proprio linguaggio del tango, un dialogo raffinato tra i partner che celebra l’essenza e la bellezza di questa danza senza tempo.

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